Il Salone delle Feste

Costruito da Antonino Maresca, secondo duca di Serracapriola, il Salone delle Feste può ospitare banchetti, eventi e meeting, al tavolo o a buffet.

All’occorrenza possono essere utilizzate le tre sale attigue:

il salotto Verde, il salotto Giallo e la sala dello Stemma.

Il Salotto Verde

La volta conserva una delle decorazioni più antiche, risalenti al ‘700. Predomina il verde con tralci e foglie su tutto il padiglione. Il vistoso cornicione grigio è separato dalle pareti da una fascia decorata con foglie della stessa tonalità di verde dei tralci.

L’effetto è quello di un giardino con un padiglione vegetale. Sulla parete ad ovest un portale in pietra murato testimonia l’accesso iniziale di questa sala, risalente al ‘400.

La finestra a nord immette su una balconata con una balaustra in pietra intervallata da pannelli con gli stemmi dei D’Avalos.

Il pavimento è in cotto. Sulle parti due imponenti cassettoni in noce di Sorrento riproducono i quarti dello stemma di famiglia: in alto a destra l’orso rampante, in basso il delfino, a sinistra in alto il leone rampante ed in basso le losanghe.

Ai lati della finestra due stampe di Ridinger riproducono il cavallo napoletano e un cavallo berbero.

tavolo allestito per cerimonia castello maresca puglia

Il Salotto Giallo

Sulla volta vi sono disegni di tralci floreali gialli databili ‘800, con un largo cornicione che delimita il passaggio dalle pareti alla volta. Il pavimento originale della sala è in cotto, montato a cardamone nella parte centrale e, sul bordo, con riggiole montate a fasce.

Una imponente credenza in legno di quercia con alzata, dell’artigiano napoletano Franceschi, arreda la parete ovest.

Di fronte una lunga cassapanca in noce a due sportelli, con al centro intarsiate le lettere MS, Maresca di Serracapriola. Alle pareti due stampe francesi raffigurano dei paesaggi agresti. Una grande stampa di piazza del Popolo a Roma è dedicata a Papa Pio IX.

Di lato alla finestra che da sul cortile campeggia un’incisone di Goya sulla tauromachia.

Il Salotto Stemma

Lo stemma raffigurato nella volta è quello della famiglia Maresca incorniciato sul mantello d’ermellino.

Nella parte centrale campeggia un’aquila bicipite imperiale sul manto d’ermellino con la corona ducale.

Nel 1° scudo compare un delfino natante sormontato dal giogo araldico e tre stelle a cinque punte.

Nel 2° scudo figura lo stemma del Carretto con fasce oro e rosse sul carro trainato da due leoni.

Nel 1° quarto appare il leone coronato rampante con le losanghe d’argento e azzurro (Casa Reale Wittelsbak per concessione dell’Elettore palatino Carlo Teodoro).

Nel 2° quarto la torre sorgente dal mare con il sole e una stella, con riferimento ad uno dei motti di famiglia: “Turris fortitudinis a mari ad sidera”.

In questa Sala sono conservati tre abiti storici uno maschile da Balì del Sovrano Militare Ordine di Malta appartenuto a Giovanni Maresca Donnorso Correale Revertera V di Serracapriola ed un abito femminile di corte borbonico appartenuto alla III duchessa di Serracapriola, il terzo è un abito di Guardia Nobile del Papa, appartenuto ad Antonino Maresca Donnorso Correale Revertera, terzo duca di Serracapriola.